oggi parliamo di un romanzo che grazie alla sua meravigliosa trama e alla copertina altrettanto bella,aveva catturato sin da subito la mia attenzione.
Ma come poteva non farlo un romanzo scritto da John Burnside?
Non lo conoscete?Allora che aspettate !Leggete la recensione con alcuni estratti.
Sono sicura che una volta conosciuta la prosa di Burnside,correrete nella libreria più vicina ad acquistare La natura dell’amore.
Fazi Editore
Traduzione di Giuseppina Oneto
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E in effetti Madeleine ricorre in tutto il libro: ogni donna che John incontrerà non sarà che un riflesso della cugina, la prima di una schiera celeste di misteriose e belle ragazze che infiammano la sua immaginazione – una sconosciuta che in un caffè gli canta una canzone, un’amica incontrata in un ospedale psichiatrico che danza davanti a lui nella sala da pranzo, e infine Christine, una ragazza di cui da giovane si era follemente innamorato ma che ha rifiutato senza mai spiegarsene la ragione.
La natura dell’amore è uno scorcio lucido e disarmante sul modo in cui gli uomini vivono l’amore e un’indagine sulla natura inquietante dell’attrazione, che si dipana in un labirinto contorto di desiderio e rifiuto. In sottofondo la colonna sonora della vita di Burnside e le influenze culturali che hanno contribuito a plasmare la sua essenza: il jazz e la musica rock, la fotografia di Diane Arbus, i tristi paesaggi invernali del Nord della Norvegia e le abbuffate di LSD a Cambridge.
Questo romanzo è più di un memoir, è un libro sulla memoria, cioè l’altra faccia dell’amore, in cui perdersi e trovarsi sono in fondo la stessa cosa.
”Lei era un’operaia più intelligente della media con un marito sconfortante al di là di ogni speranza e il vago sospetto che, pur sapendo di essere sprecata per Corby, non era adeguata a vivere da nessun’altra parte.”
”Arriva un tempo in cui la vita interiore ruota soprattutto intorno alla memoria. I grandi amori e le grandi ferite appartengono al passato come le speranze e le preghiere, e a quel punto tutto sta nel vivere nel quotidiano, nel soffermarsi sul particolare minuto dove continua il vero ordine delle cose,[…]”
”Ci rincontreremo. Ci rincontreremo sempre, e ancora e ancora e ancora. Ma non come l’idea che avevamo di noi.”
Annamaria Petriccione says
Grazie per questa meravigliosa recensione, dovevo leggere questo libro e avevo paura che la copertina fosse l'unica cosa bella di questo romanzo. Ora non vedo l'ora di iniziarne la lettura 🙂