Sarà il tempo uggioso, sarà lo stress per gli esami universitari, sarà che oggi mi va di essere un po’ cattivella e sto solo cercando scuse? Sì, lo ammetto.
Premetto che di solito sono una persona che evita polemiche sterili ma credo che questo post potrà aiutare a rendere la bookcommunity un posto migliore.
1. Lamentarsi continuamente di non ricevere libri cartacei
L’equazione dei libri esiste ormai da cinque anni quindi di cose ne ho viste parecchie in questo ambito, ma permettetemi di dirvi che quando ho aperto il blog e la pagina IG nessuno e sottolineo nessuno si lamentava di non ricevere cartacei.
Perché? Perché il vero motivo per cui si apriva (e spero si apra tutt’ora) una pagina bookstagram, blog ecc. era per la unica e sola passione per la lettura quindi cartaceo o meno quando si ha piacere di leggere e recensire un particolare autore/autrice si legge anche su fogli sparsi o con i tanto odiati pdf.
[Ci tengo a precisare, nel caso in cui alcuni di voi stessero pensando ”Facile parlare per te, tu ricevi sempre cartacei!” che non è affatto vero. Nonostante i numeri, ricevo anch’io pdf e non per questo non leggo l’autore in questione un esempio sono alcuni titoli Leggereditore (pdf) o NewtonCompton (epub) che continuo a leggere e recensire nonostante non ricevi il cartaceo per il motivo di cui vi parlavo prima].
2. Non fare squadra
Vedo la community bookstagram internazionale e vedo quanto amore reciproco ci sia. Nel silenzioso commento reciproco, in un repost in più e chi più ne ha ne metta. E poi c’è il bookstagram italiano dove tutto questo sembra andare a rallentatore. Dove ancora non è chiaro come fare squadra. Lavoriamoci su così da ampliare la nostra rete e renderla più unita che mai.
3. Riciclare foto prese dal web o da profili bookstagram internazionali e spacciarli per propri
Qui tasto dolente. Non solo perché dietro ogni singola foto c’è un lavoro immane che solo chi li crea da sé può capire ma, almeno scrivete sotto in descrizione ”foto presa dal web”! Se avessi voluto vedere foto random a tema libri sarei andata su Pinterest non su Instagram!
4. Pubblicare foto di libri non letti di continuo
Non occorre aggiungere altro qui.
5. Richiedere millemila romanzi pur sapendo di non avere il tempo materiale per recensirli tutti
Il senso di richiedere millecinquecento volumi solo per fare altrettante stories o post a riguardo? Credetemi io non l’ho mai capito e continuo a non capirlo. Non è solo una forma irrispettosa verso chi ve lo invia quel romanzo, ma soprattutto verso chi vi segue e vorrebbe la recensione entro il mese e se la ritrova 5 mesi dopo (se va bene!).
6. Non specificare che si tratta di una collaborazione
Non so per quale motivo ci si ostini a far passare una collaborazione con la CE (o altre aziende) palese agli occhi di tutti, spacciandola per prodotto preso con le proprie finanze. Non perdete credibilità se ultilizzate l’hashtag #gifted o fate capire che si tratta di una copia omaggio.(O forse sì? Perché a quel punto perdereste la facciata da buon samaritani che pubblicano solo libri acquistati da loro… povera ingenua che sono!) La credibilità la si perde se il romanzo ha dei problemi evidenti a tutti e lo osannate a capolavoro degno del Nobel per la letteratura. Concludo questa parentesi dicendovi , giusto a titolo informativo, che non esplicitare che si tratta di una collaborazione/ prodotto omaggiato è una violazione delle regole del Codice del consumo dell’Antitrust, perché non state facendo altro che pubblicità occulta.
7. Non rispondere ai commenti sotto le foto
Ma perché denigrate chi vi commenta e ha impiegato del tempo prezioso per voi commentando il vostro post? Non avete aperto il profilo proprio per creare dialogo?
8. Chiedere a chi vi segue cosa fare!
Questa è la cosa che più mi dà noia.
Il presupposto per cui aprire una pagina bookstagram non è forse perché avete piacere di condividere le vostre letture con un’intera community per creare dialogo? Allora perché. Perché. Perché. Quasi ogni giorno mi tocca leggere o sentire profili che chiedono ai propri “followers” cosa gli piacerebbe vedere sul loro profilo? Il profilo è vostro. La personalità pure! Quindi nei vostri profili bookstagram mettete dentro tutto quello che amate voi. E’ proprio questo il bello.
9. Quando copiate un’iniziativa, un hashtag, una domanda delle box è bene che tagghiate il nome del profilo da “cui avete preso spunto”
per rispetto di chi ha impiegato un po’ più di tempo a creare contenuti interessanti a discapito di chi invece li ha copiati.
10. Pubblicare di continuo sempre gli stessi libri
o peggio sempre della stessa casa editrice. Varietà, amici, varietà. Siamo tutti un o’ stufi di vedere post tutti uguali.
Credo di avervi ammorbati abbastanza quindi termino qui.
Spero sia stato un articolo utile!
Siete d’accordo/avreste aggiunto altri punti?
A presto,
Sara
♥
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Grazia Spaccia Libri says
Possiamo mettere questo post nella schermata iniziale di instagram? Applausi, concordo su tutto.
Sara-L'equazione dei libri says
Graziaa detto da te mi rende super orgogliosa di questo post. E pensare che non volevo nemmeno pubblicarlo! Felice di averlo fatto ♥ Un abbraccio
Fedora Rigotti says
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Il grado zero della lettura says
Concordo più o meno su tutto, ma soprattutto sul punto 3, ma sono più radicale di te, non sopporto neanche il "foto presa dal web" (né simili, "da Pinterest", "da Instagram, …). Web significa tutto e nulla, o ci si sforza un attimo per cercare la fonte e la si cita correttamente, oppure non si prende il lavoro altrui.