I libri più belli del mio 2019

Buon pomeriggio lettori,
Chi mi segue da un po’ sa perfettamente che non sono una blogger convenzionale. Leggo i romanzi che mi vengono inviati solo quando mi sento chiamata da loro, non mi pongo limiti di genere e saltuariamente riesco a rispettare le date e scadenze. Quella della lettura è la mia valvola di sfogo e il mio obiettivo è sempre quello di leggere quello che mi va quando mi va, così da potervi consigliare o semplicemente parlare di un romanzo perché davvero sento il bisogno di farlo.

Detto questo, in foto trovate la pila dei migliori libri letti quest’anno, ovviamente in super ritardo, in perfetto stile “Sara” 😂 (riuscirò mai ad essere puntuale? Sono aperte le scommesse!). 

Ne ho letti tanti altri altrettanto belli, ma quelli che finito l’anno mi sono rimasti nel cuore sono loro.



Cento poesie d’amore a Ladyhawke
Letto ad inizio anno ed amato in ogni sua parola. Le poesie dell’autore ti attraversano l’anima e molte volte si rivelano più difficili del previsto da digerire per quanta verità ci sia nelle sue parole.


Il mio primo approccio alla Wolf. Vi basti sapere che ora sento la necessità di leggere ogni suo scritto! Diretto, femminista, incredibilmente acuto, senza peli sulla lingua e assolutamente da leggere più e più volte.

Il romanzo di Scurati, vincitore del Premio Strega, è un libro che tutti dovrebbero leggere anche solo per la ricercatezza e la parsimonia con cui l’autore è riuscito ad assemblare in un unico volume così tante fonti storiche di origine diversa. Ci sono stralci del quotidiano, interviste radio, opinioni di vari personaggi di spicco del Fascismo italiano… A coronare il tutto la penna di Scurati che decide di regalare al lettore una nuova veste alla figura di Mussolini. Gli regala emozioni, paure, progetti e aspettative da mantenere. 

Mi ci sono buttata a capofitto con la stessa brama del maggiore dei Florio, Paolo, quando senza pensarci due volte decide di trasferirsi con la sua famiglia a Palermo. Mi sono buttata a braccia aperte tra la dolcezza di Ignazio mentre il mio cuore tratteneva battiti con Giuseppina e tutto il suo mondo interiore. Leggere «I leoni di Sicilia» è stato un viaggio indimenticabile. Tra storia, terre e soprattutto protagonisti, l’intera famiglia Florio, nessun escluso, vi accompagnerà tenendovi per mano in questa prima parte della loro storia che attraverso le parole di Stefania Auci prende vita lasciando un vuoto quasi incolmabile a fine lettura. Amanti o no delle saghe familiari, sono sicura lo amerete tanto quanto me.


“Dolcissima abitudine” è stato un viaggio attraverso la vita di Piera prima, di Rosa poi ed infine un viaggio di una mamma.
È stato un viaggio in treno vista Italia. L’Italia del cambiamento, degli anni d’oro, del boom economico, fino ai giorni nostri.
Leggere la storia di Piera è stato come ricevere un pugno nello stomaco e non sapere come fermare il dolore.
Leggere la storia di Rosa è stato come salire su una giostra pericolosa e rendersi conto di non voler più scendere nonostante i pericoli.
Leggere la storia della protagonista nei panni di mamma è stato dolce, a tratti commovente, incoerente a volte ma soprattutto amabile, tanto.
Perché se c’è un aspetto che accomuna tutte le sfaccettature della protagonista è il disperato bisogno di amore. Lo stesso amore che le è stato negato sin da subito facendole credere di non essere abbastanza, di non poter cambiare il suo destino.Meraviglioso. Dalla prima all’ultima sofferta pagina.

Che saga! All’interno di questi primi due volumi pubblicati (quest’anno esce il terzo ed ultimo capitolo) ho trovato tutto quello che amo trovare leggendo una saga: amicizia, amore, fratellanza, passioni, misteri, dolore e voglia di farcela…Il tutto ambientato nel 900 agli Inizi della grande Guerra.


Nell’articolo ”Cinque motivi per leggere la duologia de Il sognatore’‘ vi ho raccontato quanto io abbia amato questa duologia. Personaggi indimenticabili e una scrittura poetica.


La Morrison è stata la scoperta di quest’anno. E sono davvero felicissima di aver scelto la raccolta di alcuni suoi scritti per fare la sua conoscenza.Tanta, tanta emozione.


Questo romanzo mi ha distrutta.
Credo sia uno dei romanzi della Hoover più sofferti (al pari di Forse un giorno e questo la dice lunga!) per me. Ho pianto. Tanto. Le ultime pagine sono state un fiume in piena che non smetteva di arginare. La storia di Quinn e Graham è vera, reale, dolce. Ma vi avverto, vi farà soffrire.
Soffrirete perché vorreste in più di un’occasione, entrare nel romanzo per far ragionare Quinn.
Soffrirete perché Graham ha amore a sufficienza per due persone ma questo a Quinn non basta.
Soffrirete perché non vorrete credere che due persone che si sono così tanto amate in passato, si comportino quasi da perfetti estranei al presente.
La storia di Quinn e Graham è la storia di due persone narrata tra passato e presente. Il passato del loro incontro e della nascita del grande amore e il presente. Graham e Quinn si amano con ogni fibra del loro corpo ma questa storia è anche la dimostrazione che molte volte nel corso della vita sentimentale di due persone l’amore non basta (o forse si?).
Affronta il tema dell’infertilità attraversandone tutte le fasi: la negazione, la rabbia, la disperazione, la tristezza ed infine l’accettazione. L’autrice non descrive una realtà ovattata ma lo fa con la sua verità e potenza narrativa al quale ci ha sempre abituati. Non mancheranno i colpi di scena e non mancheranno momenti di pura dolcezza, momenti in cui vorreste abbracciare i due protagonisti per alleviare anche solo per 5 minuti il loro dolore.Leggete questo romanzo e amatelo con ogni fibra di voi stessi.




Spero decidiate di far entrare nella vostra libreria questi titoli.Amateli e prendetevene cura ♥

Al prossimo post cari lettori,
Sara