Una nuova vita da amare di Marco Gozzoli

Buongiorno cari lettori,
oggi voglio proporvi un romanzo la cui dolcezza ha da subito attirato la mia attenzione.
Si tratta di Una nuova vita da amare di Marco Gozzoli.
Di seguito vi lascio trama, alcune informazioni e brevi estratti così potete voi stessi la bellezza della scrittura dell’autore.

Prezzo: € 2.99
Disponibile gratuitamente con Kindle Unlimited
Genere
Romanzo
Trama 

Stefano decide di cambiare vita e di trasferirsi lontano.
Ha troppe cose da dimenticare, non può più vivere in un posto dove ogni oggetto e ogni persona che incontra, gli ricordano quello da cui sta scappando.
Per molto tempo non parlerà e non conoscerà nessuno, salvo i suoi vicini di casa: Carla, Isabel e il piccolo Christian.
Tra loro nascerà un’amicizia speciale: l’esuberanza di Christian aiuterà Stefano a smettere di tormentarsi per il passato, la complicità con Carla lo spronerà a vivere guardando al presente, ma sarà Isabel a dargli la forza di credere ancora nel futuro. Fino a che…
Estratti

Tutto era andato esattamente come speravo. 
“Tesoro, ti devo dire una cosa” le ho detto con un po’ di agitazione. 
“Dimmi” ha risposto lei. 
Mi sono alzato dalla panchina e mi sono inginocchiato. “Voglio che tu sappia che sei una ragazza meravigliosa e che io sono pazzamente innamorato di te. 
Non ho mai provato nulla di simile, so che sei tu la persona che voglio avere al mio fianco per tutta la vita e con la quale voglio avere dei figli. 
Non voglio che tu possa pensare di essere per me solo un’avventura estiva.” 
Dalla giacca ho preso una scatola con un anello e l’ho aperta. “… per questo voglio darti qualcosa che ti possa ricordare il mio amore infinito e sincero.” 
Mi ha guardato con la bocca e gli occhi spalancati, per un po’ è rimasta in silenzio e poi in puro dialetto maceratese ha detto: “Ma da dò si uscitu? Da dentro Beautiful?”
Nonostante la nostra storia d’amore sia stata qualcosa di veramente speciale, c’è stato un periodo dopo la nascita di Davide, in cui qualcosa si era incrinato, in cui tutto quello che ci aveva uniti sembrava essere terminato. 
A volte nella mia immaginazione, di notte a letto sdraiati dandoci le spalle uno con l’altro, speravo che, come in Peter Pan arrivasse Trilly  a ricoprirci con la sua polvere luccicante per far tornare l’intesa, la passione, la magia che ci aveva unito. Ho cercato per mesi di capire dove avessi sbagliato, cosa potesse essere successo, poi mi sono guardato attorno e mi sono accorto vedendo i comportamenti di altri amici, che non eravamo solo noi a vivere così: era la routine il problema.
Il momento in cui tutte le giornate sono uguali: sveglia-lavoro-pranzo veloce-lavoro-casa-cena-letto ed il poco tempo libero tra pannolini, pianti, coliche, bagnetto, pediatra e 
faccende di casa. Arrivi in un momento in cui la stanchezza prende il sopravvento e la persona che ti sta di fianco ti da quasi fastidio, come se si appropriasse delle tue ultime energie rimaste. Ho capito che avrebbe potuto essere l’inizio della fine, che non potevo e non volevo che ci vedessimo come degli sconosciuti. Ho preso Sabrina e Davide e li ho portati al mare, ho giocato insieme a lui con la sabbia e camminato mano nella mano con lei, pregandola di aiutarmi e di lasciarsi aiutare a non buttare tutto all’aria, perché la vita è un percorso difficile ma se abbiamo la fortuna di avere vicino una persona da amare può diventare una meravigliosa avventura. Ci siamo abbracciati e siamo rimasti vicini, stretti, ad assaporare ancora quel sentimento che ci aveva unito.
 In quel momento ho promesso a Sabrina che avrei fatto di tutto per cambiare le cose, perché avevo in mente per noi una nuova vita.
“Cioè tu mi stai dicendo che c’hai una così alla porta accanto e siete solo amici? 
Uè Stefano, n’è che per caso si nu poco ricchione?” 
Mi sono affacciato anche io. Isabel aveva dei leggings neri e una camicetta senza maniche, i capelli raccolti in una coda. In effetti, non era proprio niente male. 
“Intanto si dice omosessuale, poi non vedo che problema ci sarebbe, in ogni caso no, non lo sono.” 
“Vabbè, allora se non ti interessa chiedile di uscire con me, almeno.” 
“Ma no, scherzi? Poi glielo chiedo io, dai.” 
“Eh, se sarei in te non comprerei più niente al supermercato, na vota finisco le uova, na vota lo zucchero, sto sempre a suonà il campanello suo… ah se ce l’avrei io na vicina così!” 
“Pasquale, la prossima volta che vai al supermercato vedi se hanno un po’ di congiuntivi da vendere” ho risposto scherzando e facendo l’occhiolino ad Antonella.
Spero il romanzo vi abbia incuriosito!
Un abbraccio e al prossimo post,
Sara