Si terrà a Firenze dal 28 febbraio al 2 marzo prossimi, presso la Stazione Leopolda a Firenze, la quarta edizione di TESTO [Come si diventa un libro], evento dedicato all’editoria contemporanea e ai suoi protagonisti, organizzato da Pitti Immagine, in collaborazione con Stazione Leopolda e ideato da Todo Modo. Con 174 case editrici, di cui 44 alla loro prima edizione di TESTO, oltre 210 ospiti e più di 200 appuntamenti in Leopolda, e presso importanti istituzioni culturali fiorentine, TESTO sarà ancora una volta l’occasione per osservare da vicino il grande e affascinante laboratorio dell’editoria e conoscere, dal di dentro, i suoi meccanismi. Gli autori più attesi: Tra questi, ci sarà Tracy Chevalier, autrice del successo internazionale La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) e ora nelle librerie con La maestra del vetro (Neri Pozza 2024). |
Sarà a Firenze anche lo scrittore britannico Max Porter: dopo l’esordio con Il dolore è una cosa con le piume (Guanda, 2015) e il successo di Lanny (Sellerio, 2021), il 18 febbraio uscirà Shy (Sellerio), in cui l’azione si concentra in poche intensissime ore nella vita di un giovane in fuga dai propri demoni e dal proprio passato. Dall’Irlanda giunge Paul Murray con Il giorno dell’ape (in uscita per Einaudi con la traduzione di Tommaso Pincio), una storia di famiglia e solitudine capace di strappare il sorriso. Un romanzo amato da Donna Tartt e Bret Easton Ellis. Dall’Ungheria arriverà László Krasznahorkai, uno tra i più rilevanti scrittori contemporanei. Nel 2024 Bompiani ha pubblicato Avanti va il mondo, raccolta di 21 racconti, in cui Krasznahorkai riprende i temi apocalittici delle sue prime opere, unendo narrazione e riflessione filosofica. Dialogherà con Francesco M. Cataluccio. Sarà per la prima volta in Italia Mokhtar Amoudi, autore francese che ha esordito nel 2023 con Le condizioni ideali (in uscita per Gramma Feltrinelli). Cresciuto alla periferia di Parigi, Amoudi racconta una storia di banlieu. Mazen Maarouf, scrittore, poeta, giornalista e traduttore è nato in Libano da una famiglia di profughi palestinesi: oggi vive tra Beirut e Reykjavík. Con i racconti di Come un giorno di sole in panchina (Sellerio, 2024) Maarouf accompagna il lettore in un Medio Oriente martoriato. Azélie Fayolle è un’autrice francese e docente di letteratura all’Université Libre de Bruxelles. Il suo Scrivere femminista (Nero, 2024) si confronta con il ruolo delle donne nel canone letterario occidentale di cui sfida i pregiudizi per proporre un canone alternativo. Per finire, Tim Ingold, professore emerito di Antropologia sociale all’Università di Aberdeen e autore di 4 Il futuro alle spalle. Ripensare le generazioni (Meltemi), sarà protagonista dell’incontro Dire con le mani, in collaborazione con l’Istituto de’ Bardi. |
Voi ci sarete? Io sarò presente sabato 1 marzo. Ci vediamo li <3