Buongiorno lettori,
come state? Spero bene ma se così non fosse ho il romanzo che vi farà risollevare il morale!
Oggi parliamo del nuovo romanzo della Kingsley, un retelling moderno della favola più amata da noi ragazze: quella di Cenerentola.
NewtonCompton Editori prezzo 10,00 euro pagine 360 |
TRAMA
“Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.
Cosa ne penso?
«Chi si accontenta, muore». «Era “gode”. Chi si accontenta gode». «No, cocca, fidati. Muore. Chi si accontenta, raccoglie ciò che la vita gli dà. Chi non si accontenta, se ne fotte di quello che la vita dà, va a prendersi quello che vuole».
«La posto subito su Instagram. Che filtro metto? Hefe o Earlybird?» «Lourdes. Io proverei con Lourdes», rispose lui secco, andandosene.
La Kingsley ritorna in libreria con una scrittura più matura, più spinta ma sempre con la sua ironia che ormai la contraddistingue. I luoghi sono descritti perfettamente, vi sembrerà di passeggiare con Riley tra le vie di Manhattan e non poche volte vorreste vivere la sua favola in compagnia del suo bel ”pirata”. L’unico appunto che mi sento di fare è sul finale che ho trovato un po’ affrettato.
Riley rise tra sé e sé: rientrava tutto nello schema della sua vita, come da copione, amare qualcuno che non avrebbe potuto ricambiare.