oggi vi parlo di Un battito d’ali di Sveva Casati Modignani , romanzo che sicuramente tutti gli amanti dell’autrice attendevano con ansia, per chi invece non la conoscesse, è l’autobiografia che vi farà entrare in completa sintonia con la sua vita e una volta finito correrete in libreria per comprare tutti i suoi romanzi!
Sveva Casati Modignani è una delle firme più amate della narrativa contemporanea. I suoi libri sono tradotti in venti paesi e hanno venduto oltre dodici milioni di copie. Dopo Il Diavolo e la rossumata (2012) e Il bacio di Giuda (2014), Un battito d’ali è il terzo volume della serie autobiografica. L’autrice vive da sempre a Milano, nella casa di famiglia in cui è nata, e dove si svolge l’episodio da cui prende avvio questo racconto.
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Editore: Mondadori Electa
Pagine: 170
Data di pubblicazione: 11 aprile 2017
Prezzo: 16.50€
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Sveva è inginocchiata nel suo giardino, intenta a sradicare le erbe infestanti. All’improvviso sente un profumo inequivocabile, quello di suo padre, e si rende conto di quanto lui le sia ancora vicino nonostante sia mancato ormai trent’anni fa. “Caro papà, è stato così che ho deciso di raccontarti quello che ti ho sempre taciuto…”, scrive, aprendo lo scrigno della memoria. Il ricordo la riporta alla fine degli anni cinquanta, a Milano, quando è una giovane donna costretta a lasciare l’università per affacciarsi al mondo del lavoro con la piena consapevolezza di non saper fare nulla di concreto. Si improvvisa segretaria prima in un ufficio di rappresentanza commerciale, poi in una prestigiosa galleria d’arte, dove incrocia artisti e intellettuali che solleticano la sua curiosità. Ma per quel lavoro non sente alcuna inclinazione, e ben presto capisce di dovere imboccare un’altra strada, perché ciò che le piace davvero è il mestiere di scrivere. Diventerà una narratrice dopo anni di giornalismo. Gli esordi di Sveva Casati Modignani hanno dell’incredibile, anche perché raccontano un’Italia del boom economico che non esiste più, dove le prospettive di lavoro erano molto diverse da oggi. In questo viaggio nel passato, che alterna una graffiante lucidità con la tenerezza che la lega alle persone amate, l’autrice conduce il lettore fino alle soglie della sua affermazione come scrittrice, quando pubblica il suo primo romanzo. E ci ricorda che, nella vita, nulla avviene per caso, che dagli errori si può imparare, che ogni porta chiusa ha una sua chiave per aprirsi.
”All’improvviso una fitta alla schiena mi ha tolto il respiro. Ho mollato l’erbaccia con le sue radici e ho appoggiato le mani a terra. Allora mi ha avvolto il tuo profumo, così particolare, unico, intenso, indimenticabile.
Un nodo mi ha stretto la gola e ho sussurrato: «Papà, sei qui?».
Allora ho capito che non mi avevi mai lasciata. Una piccola farfalla bianca si è posata sul mio braccio. L’ho accarezzata con lo sguardo e lei è volata via, è andata lontano portando con sé il tuo profumo.”
Inizia così l’autobiografia di Sveva Casati Modignani, con il ricordo di suo padre ancora vivido in lei e la voglia di raccontargli la sua vita ,in quella che sarà per il lettore una lunga lettera a cuore aperto per suo padre a trent’anni dalla sua scomparsa ,in cui tutte le parole non dette verranno a galla.
L’autrice in queste pagine tiene per mano il lettore,portandolo a piccoli passi nella sua vita.Una vita di rinunce,di parole non dette,di continui fallimenti e porte chiuse,di vane aspettative ma anche di tanta gioia nel vedere il suo sogno realizzarsi.
Il sogno di diventare una scrittrice, di raccontare storie per il bene di se stessa,lo stesso bene che ora provano i suoi lettori leggendo i suoi romanzi.
”Non immagini quanto sia cambiato il nostro mondo da quando te ne sei andato. E devo dirti, caro papà, che non è cambiato in meglio. Il cinismo, l’arroganza, il malaffare dilagano in modo allarmante. Basta andare per la strada, sui mezzi pubblici, al supermercato, per constatare che la gente ha smesso di essere felice. Noi, pur tra mille affanni, riuscivamo a esserlo. Ci bastava un niente per sorridere. Adesso non sorride più nessuno. Da quando te ne sei andato, giorno dopo giorno, il mondo del lavoro e quello della politica sono franati. Il nostro è diventato un Paese di gente che si odia, che si disputa una poltrona al governo e la rissa è diventata una prassi, esaltata dai media.”
Attraverso il racconto della sua vita, evidente è il parallelismo tra gli anni 50 e i giorni d’oggi,due società a confronto con i rispettivi pregi e difetti.Quella nostalgia che riempie il cuore dell’autrice,come la precedente citazione.Ogni capitolo è fonte di ispirazione e riflessione per il lettore,il quale ricorderà i ”bei tempi” se coetaneo all’autrice ,mentre per i più giovani è un dipinto vivido di quegli anni infondo non così lontani,dal quale la nuova generazione può solo guardare con ammirazione e voglia di catturare le sfumature migliori.
«Maestro, posso recitarle due dei suoi versi?».
«Sentiamo», aveva risposto lui, incuriosito.
«Parlano del volo dei gabbiani: “Io son come loro,
in perpetuo volo. La vita sfioro, come essi l’acqua, ad
acciuffare il cibo”. Sono versi bellissimi».
«Perché le piacciono?», aveva domandato, senza
nascondere un sorriso compiaciuto.
«Perché esprimono la frustrazione di non riuscire
ad afferrare la felicità, quando la si sfiora. Come succede a me».
Un battito d’ali è una biografia,un racconto a cuore aperto di una grande donna che con le unghie e con i denti,in barba a chi non credeva in lei,ce l’ha fatta.Ha raggiunto il suo sogno.Anche questa volta la meravigliosa scrittura della Modignani ha fatto centro nel mio cuore e sono sicurissima lo farà nel vostro.
A presto,
Sara
Ciao Sara ho visto la presentazione che l'autrice ha fatto del libro sul canale youtube di "fatto in casa da benedetta"…e mi ha ispirato molto.Non vedo l'ora di leggerlo!
Non sapevo ci fossero video online! Corro a vederlo *-*