oggi parliamo de L’ultimo faro di Paola Zannoner un romanzo molto particolare,avente come protagonisti quattordici ragazzi di età e caratteri molto diversi tra loro.
Sarà riuscito a conquistarmi?
Sinossi
![]() |
11 aprile 2017 pagine 363 prezzo: 14.90 |
Un bellissimo faro sul mare e tre settimane di vacanza. Per quattordici ragazzi sta per iniziare un’estate magnifica. Un’estate di amicizie, amori e anche piccoli dissapori. Ognuno di loro ha una storia diversa alle spalle, una ferita da nascondere, un segreto da custodire. Come Samuele, sempre pronto ad attaccare briga con tutti; o Fran, che è così timida da non riuscire a parlare con nessuno; o ancora Ahmed, il ragazzo scappato dalla guerra… E poi c’è Lin, tredici anni e un numero di assenze ingiustificate sufficiente a farsi cacciare da scuola. Dalla vita ha imparato due cose: la prima è che non bisogna mai abbassare la guardia, la seconda è che non ci si può fidare di nessuno. Per questo Lin preferisce starsene per conto proprio piuttosto che fare amicizia con i compagni. Ma una scoperta nella cava di pietra ai piedi del faro cambia tutto: uno strano graffito che mette Lin sulle tracce di una misteriosa e romantica storia d’amore. E così, tra calde giornate d’agosto e meravigliose notti stellate, Lin avrà bisogno di tutto l’aiuto dei suoi amici per riallacciare gli ingarbugliati fili del passato, scoprire la verità e vivere un’avventura che la cambierà per sempre.
L’ultimo faro ha da subito catturato la mia attenzione per i luoghi in cui si svolge l’intera storia:un maestoso e bellissimo faro.Chi non ha mai sognato di godersi il tramonto sdraiati sulla spiaggia ai piedi di un grande faro?
Questa è l’opportunità che gli viene offerta ai nostri protagonisti:passare tre settimane in un campo estivo con tanto di coach e programma giornaliero.Peccato però che i quattordici protagonisti della storia non stiano lì per puro divertimento ma sotto invito della psicologa della scuola che crede fortemente in questa attività,capace di riempire i vuoti all’interno di ogni ragazzo con lo spirito di avventura e la condivisione.
”Ora, quanto a sacrificio, io ho già dato; quanto a responsabilità, nessuno se la prende mai… e dunque nella vita l’unica via è riuscire a tirare avanti, senza pensarci.”
La vicenda prosegue,grazie all’abilità della scrittrice che tra un capitolo e l’altro interseca perfettamente le vite dei protagonisti,dipingendo una tela dai colori vividi e variopinti attraverso le loro personalità tipiche della loro età (12-15 anni),ognuno di loro ha una situazione diversa e questo rende al lettore molto più semplice la fase dell’ identificazione in uno di loro.Riuscire a superare le loro paure e le diffidenze nei confronti del mondo non sarà facile,ma sarà proprio questa la bellezza del romanzo:vedere ciascuno di loro evolversi.
”La libertà è un ideale. Quanto all’amore, l’ho detto, non l’ho più incontrato. È una parte di me che se n’è andata. Come questa: da ragazzina scrivevo poesie, me lo ha ricordato mia madre che le ha ritrovate. Non ero una vera poetessa, era un modo che avevo trovato per difendermi dalla solitudine e per accettare il mondo. Gli scrittori, i poeti, sono ben altro che bambini spaventati o insicuri. Sanno inventare mondi.”
La trama prende un ritmo incalzate a metà romanzo,quando Lin troverà un graffito molto particolare che li porterà alla scoperta di una romantica ma tormentata storia d’amore.
Ho davvero adorato la protagonista di questa storia d’amore,purtroppo non posso raccontarvi nulla di più per evitare spoiler.
”Non bisogna abbassare la guardia, non bisogna credere negli altri, non si può essere buoni, né gentili, né affidarsi alla magia. Il mondo è un mostro schifoso e non aspetta che di mangiarti vivo.”
L’ultimo faro si è rivelato un ottimo romanzo adolescenziale per la varietà dei personaggi e le atmosfere,con molte storie al suo interno raccontate, ma a parer mio la scelta di tanti personaggi si è rivelata un’arma a doppio taglio in quanto ciascuna storia è stata poco approfondita.Il romanzo tratta troppi temi importanti e considerando l’età a cui è rivolto avrei preferito una cura e un approfondimento maggiore.
”Ma il talento è come una balena acquattata in profondità: quando deve respirare, scivola veloce verso la superficie e salta fuori sbuffando come un mantice, fissandoti con il suo occhio curioso. Allora sta a te guardarlo con coraggio, con stupore, fino nel fondo della sua visione.”
Bellissima recensione ♥
Sei riuscita a descrivere perfettamente quello che il romanzo racconta, e che lascia al lettore ♥
Sono sempre più convinta di leggerlo… forse però hai ragione quando dici che le storie dei vari protagonisti meritavano più approfondimento…
14 protagonisti sono tantissimi, sono davvero curiosa di scoprire anch'io in che modo l'autrice li abbia caratterizzati 🙂
Ti auguro di scoprirlo 🙂 La scrittura della Zannoner è davvero bella!