|Recensione| Il sognatore di Laini Taylor

Buongiorno cari lettori,

oggi vi parlo di una delle migliori letture dell’anno, quindi prendete un foglio ed una penna ed appuntatevi Laini Taylor perché questa autrice è pronta a conquistare i vostri cuori!

 
 
GENERE: Fantasy
Primo volume di una duologia
 
TRAMA
È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro,

ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un’esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell’oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un’ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l’opportunità di vivere un’avventura dalle premesse straordinarie.

 
 
COSA NE PENSO?
Ci sono libri mediocri,quelli carini, quelli che “sì bello ma, non è scattata la scintilla” e poi ci sono libri come Il sognatore  che termini e l’unica cosa a cui pensi è “questo non è un libro, ma IL LIBRO dell’anno“.
Emozionante, toccante, intenso, dolce e profondo. Mentre lo leggi non sei impersonato nei personaggi perché tu li senti, li percepisci come se fossi lì a combattere tra le pagine, come se la sofferenza, la forza, l’emozione e la passione di Lazlo fossero le tue e non puoi far altro che accoglierle e sentirle sottopelle.
 
“Lui aveva amato la biblioteca e da bambino aveva avuto l’impressione che quel luogo fosse dotato di una sensibilità e che, forse, lo aveva amato a sua volta. Ma anche se fosse stato un semplice insieme di pareti e tetto, con delle carte al suo interno, lo aveva stregato e lo aveva attirato a sé e gli aveva donato tutto quello di cui aveva avuto bisogno per diventare se stesso.”
Il protagonista della storia è Lazlo Strage, un povero orfanello, ora bibliotecario innamorato di Pianto, una città sormontata da miti, battaglie, e dei, ormai dimenticata da tutti tranne che da Lazlo. Lui infatti, ne è completamente rapito, impara segretamente la loro lingua, legge ogni tipo di racconto ad esso connesso, fa di Pianto la sua passione e devozione più grande. In parallelo invece, il lettore è ammaliato dalla storia di Sarai e gli altri quattro ”semidei” nati cioè dall’unione di un dio e un umano. All’inizio il lettore è spaesato, si chiede cosa hanno le due storie in comune e la risposta avverrà da  io purtroppo non posso svelarvi altro, rischierei di far spoiler.
 
Eril-Fane emise un lento sospiro. «Da bambino avevi paura del buio?». Un brivido serpeggiò lungo la schiena di Lazlo. Ripensò alla cripta nell’abbazia e alle notti rinchiuso là dentro insieme ai monaci morti. «Sì», rispose, semplicemente. «Anche se razionalmente sapevi che non c’era niente che potesse farti del male». «Sì». «Bene. Siamo tutti bambini nel buio, qui, a Pianto».

 

Tutto cambia una mattina, quando ”Il massacratore degli dei” fa visita in città reclutando persone che possano aiutare Pianto. Pianto quindi esiste davvero?  Cosa è accaduto 15 anni fa? Perché i cinque semidei non possono infrangere la Regola e soprattutto cosa accomuna la storia di Lazlo Strange e quella di Sarai e gli altri?
 
«Le brave persone agiscono esattamente come quelle cattive, Lazlo. È solo che quando lo fanno loro, la chiamano giustizia».
Il sognatore senza ombra di dubbio si è rivelato uno dei migliori romanzi dell’anno. Povero il mio cuore, 533 di pura emozione.
La storia ingrana molto lentamente per poi esplodere come una bomba ad orologeria da metà romanzo. Se all’inizio il lettore inizia a comprendere la bontà d’animo di Lazlo, le sue debolezze ma anche i suoi punti di forza; impara ad amare le fratture dell’animo di Sarai, quello che la mente le suggerisce mentre il cuore le apre altre porte sulla verità, man mano che prosegue la lettura si ritrova a voler proteggere Sarai a tutti i costi, ad ammirare la sua determinazione e a sentire il suo stesso dolore scorrere nelle vene, il lettore si ritrova inerme ad osservare le vicende che coinvolgono Lazlo e a sperare nella sua felicità.
 
”La sua mano non aveva toccato quella di lei. Ma… la sua mente aveva toccato la mente di lei, e questa gli sembrava una realtà più profonda e persino un’intimità più grande. Lei aveva sussultato al suo tocco, e i suoi occhi si erano spalancati. Era stato reale anche per lei, pensò. Le sue ciglia, ricordò, erano di un rosso dorato e gli occhi blu e trasparenti. E ricordò il modo in cui lo aveva guardato la prima volta, notti addietro: come se avesse avuto una folgorazione, e lo stesso la notte successiva. Nessuno lo aveva mai guardato così, prima.”
La scrittura della Taylor è pura magia, non solo è riuscita ad erigere un mondo fantastico in cui ogni dettaglio è così vivo da credere che Pianto possa davvero esistere ma riesce ad immedesimare perfettamente il lettore in essa. Assisterete a tradimenti, colpi di scena (tanti), scene di puro amore e dolcezza senza eguali,verrà raccontata una delle più belle storie d’amore del mondo fantasy ed insieme a Lazlo assisterete ad un vero e proprio viaggio  attraverso i sentimenti, allo stupore delle nuove scoperte ma soprattutto alla ricerca del vero ”io”. Un viaggio, quello di Lazlo, che farà riflettere anche voi sui limiti e le potenzialità di noi persone.
Per il finale tranquilli, non c’è un cliffhanger la storia chiude alcuni capitoli aperti in questo primo volume ma ne lascia altrettanti aperti per il volume successivo che non vedo l’ora di leggere!!
 
 
 
 
 
 
 
 
Siete ancora qui?
Correte in libreria e non fatevi sfuggire questa storia, ve ne innamorerete.
 
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A presto,
Sara