Recensione| L’ipotenusa dell’amore di Helen Hoang

Cari lettori,

la chiacchierata del giorno riguarda il romanzo della Hoang ”L’ipotenusa dell’amore” edito Leggereditore.

Genere: New Adult
Pov: Alternato, in prima persona
Autoconclusivo

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Trama

Quando la violinista Anna Sun raggiunge accidentalmente il successo di carriera con un video virale su YouTube, si ritrova incapace ed esausta a causa dei tentativi di replicare quel momento. E quando il fidanzato di lunga data annuncia che vuole una relazione aperta prima di prendere un impegno definitivo, Anna, ferita e arrabbiata, decide che se lui vuole veramente una relazione aperta, allora lo farà anche lei. Traduzione: si imbarcherà in una serie di avventure di una notte. Più gli uomini sono inaccettabili e meglio è. È qui che entra in gioco Quan Diep, tatuato e motociclista. Il loro primo tentativo fallisce, così come il secondo e il terzo, perché stare con Quan è qualcosa di più che sesso: accetta Anna a un livello incondizionato che lei stessa ha appena cominciato a capire. Tuttavia, quando una tragedia colpisce la sua famiglia, Anna è costretta ad assumere un ruolo per il quale non si sente affatto adatta, finché il peso delle aspettative in lei riposte non minaccia di distruggerla. Sarà allora che Anna e Quan dovranno lottare per la possibilità di amare, e per farlo ombattere anche per sé stessi.

 

Cosa ne penso?

La Hoang mi era mancata tantissimo. Ritorna con un romanzo dolce amaro  che parla delle maschere che a volte indossiamo per piacere agli altri, racconta di quanto sia complicato prendersi cura di qualcuno che soffre e restare impotenti di fronte all’impossibilità di non poter fare nulla per alleviare quel dolore, e naturalmente parla di amore, quello disposto ad aspettarti, quello disposto ad amare la vera te.

”Quanto di quello che fanno le persone è spontaneo e quanto è dettato dall’educazione? C’è qualcuno che vive realmente la propria vita o leggiamo tutti le battute di un copione gigantesco scritto da qualcun altro?”

Quello che più amo delle sue storie e della sua scrittura è la profonda schiettezza e verità. I suoi personaggi sono persone vere con problemi reali, di cui si parla sempre troppo poco, ma estremamente tangibili e questo ti fa immedesimare completamente nella storia.

La storia d’amore questa volta però passa quasi in secondo piano (non fraintendetemi, è dolce, avviene lentamente e loro due non potrebbero essere più perfetti insieme e vi faranno battere il cuore in più di un’occasione).

Il vero protagonista è l’accettarsi, il comprendere che non è possibile accontentare tutti e quando lo si fa, si finisce per distruggere se stessi annullando completamente la propria persona; si parla di malattia e di prendersi cura di qualcuno che non sta bene e di cosa questo comporti psicologicamente a chi la circonda.

Anna e Quan sono due protagonisti che vi ruberanno il cuore. Il lettore è completamente immerso nelle loro vite ed è meraviglioso vederli crescere insieme, abbattendo i loro muri mattone dopo mattone con la tipica dolcezza della Hoang.


”Mi chiedo se possa rappresentare una metafora di me stessa. Sto
compiendo anch’io una metamorfosi per trasformarmi in qualcosa
di più bello?”

È un romanzo così reale da entrarti dentro e il fatto che sia in parte autobiografico mi ha spezzato il cuore così tanto che avrei voluto abbracciare l’autrice.

Il finale? Vi basti sapere che ho finito questo romanzo a notte fonda con le lacrime agli occhi.

 

Equazione risolta:

★★★★ 1/2


Personaggi: 5/5
Trama: 4/5
Stile: 5/5
Originalità: 4/5
Finale: 5/5

 

DISCLAIMER:

Il romanzo fa parte di una serie di tre libri tutti con protagoniste donne con un disturbo dello spettro autistico.

Primo volume: La matematica dell’amore 

Leggi la recensione cliccando qui

Secondo volume: Una sposa in prova

Terzo volume: L’ipotenusa dell’amore

 

Un abbraccio,

Sara