Buongiorno cari lettori,
oggi il Blog ha il piacere di ospitare Royston Vince, autore del romanzo ”Le canzoni che non suonano mai alla radio”.
Poterlo intervistare, attraverso domande legate al romanzo, alla sua vita ed ovviamente al rapporto con la lettura, è stato molto stimolante e spero lo diventi anche per voi leggendo le sue risposte.
L’autore è madrelingua inglese ma nutre un profondo amore per la letteratura italiana, tanto da decidere di scrivere il suo primo romanzo in italiano, nonostante non sia la sua prima lingua.
Il risultato? Un romanzo diretto, schietto, dove ogni pagina pullula di significato.
Ma ora la smetto di anticiparvi troppo e vi lascio alla nostra intervista!
Continuate a leggere e non ve ne pentirete…
L’equazione dei libri x Royston Vince
S: È quasi d’obbligo partire con questa domanda, ma anche i miei lettori saranno curiosissimi di conoscere la storia dietro l’amore per l’Italia e la sua letteratura. Come è nata questa passione?
S: Forse chi ci legge, non lo sa, ma nonostante tu sia madrelingua inglese, hai deciso di scrivere il tuo romanzo in italiano e non optare per una traduzione italiana dall’inglese. È stata una scelta ponderata oppure voglia di mettersi in gioco? O c’è dell’altro?
S: Dove e quando è nata l’ispirazione per il romanzo?
S: Quali sono le emozioni che vorresti provassero i lettori del tuo nuovo romanzo ‘Le canzoni che non suonano mai alla radio’ ?
S: C’è un personaggio all’interno del romanzo che ti rappresenta? E perché?
S: Oltre ad essere un musicista e scrittore, hai anche aperto un piccolo ‘circolo culturale online’ in cui dialoghi con altri scrittori, alcuni degli ultimi ospiti sono stati Desy Icardi, Sandro Frizziero, Anna Giurickovic Dato e Franco Faggiani. Com’è nata l’idea? E cosa vi ha regalato questa esperienza seppur a distanza?
S: Domanda a bruciapelo: il tuo libro preferito e perché proprio quello?
Nel caso le parole dell’autore non fossero state abbastanza per aggiungere il romanzo in wishlist, vi lascio un estratto tratto dal romanzo ”Le canzoni che non suonano mai alla radio”:
Guardai il cielo sopra una coltre montagnosa di nuvole sopra le Alpi. Tutte le mie preoccupazioni mi sembravano così ridicole. Anche tutti i miei piccoli principi morali lo erano? Qual è il punto per agitarsi su ciò che è, in sostanza l’essere di proprietà di qualcuno? Nella luce fioca, mentre inseguivamo il tramonto, guardai il mio bel riflesso nel vetro dell’oblò. Fu solo un momento oscuro del mio tempo. Chiusi gli occhi. Li riaprii dopo pochi secondi. Lì, dopo una breve pausa di concentrazione, ero tanto reale quanto potevo sperare di essere.
Tutt’intorno c’era il silenzio che da allora imparai a riconoscere come peculiare degli aeroplani. Nella luce offuscata sorrisi al passaggio delle hostess. L’aereo che sfrecciava, un vortice di perturbazioni e rumori del motore all’esterno smentirono la tranquillità calma all’interno. La gente dormiva o parlava a bassa voce, leggeva libri o giornali. Alcuni si tenevano per mano, alcuni viaggiavano da soli. Mi sentivo come se il mio posto, uno spazio intimo accanto alla finestra, rappresentasse il mio posto nel mondo… un passeggero per un breve viaggio in una macchina veloce.
Alcuni link utili:
L’Autore:
Royston Vince è un musicista inglese. Per portare avanti la sua grande passione per la cultura italiana, scrive, traduce, organizza un bookclub italiano e gestisce BritaliaLive, uno show bilingue che avvicina il Regno Unito e il Belpaese, intrecciando musica e letteratura. Il suo primo romanzo, uscito per Progetto Cultura, si intitola ‘Le canzoni che non suonano mai alla radio’.