Cercando la mia Itaca di Fulvio Drigani

Buongiorno cari lettori,

oggi vi racconto Cercando la mia Itaca di Fulvio Drigani.

 

GENERE: Narrativa

Numero di pagine: 216 pagine

Casa Editrice:Robin Edizioni

Prezzo: 14 Euro

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Trama

Con un viaggio in Africa, Michele vorrebbe prendere le distanze dalla realtà di uomo solo che lo affligge a Bologna. In un luogo esotico e lussureggiante spera di ritrovare se stesso, ma la sua vita si intreccia alle vicende di Nick, un inglese idealista che sogna il riscatto dei neri, Jürgen, un tedesco alla disperata ricerca di suo fratello Joachim, scomparso nel nulla, e Sonia, la passionale direttrice italiana dell’albergo dove i tre soggiornano. Dimentico dei suoi propositi iniziali, si lascia trascinare nel mistero che avvolge la sparizione di Joachim, gettandosi in una avventurosa e pericolosa ricerca che si intreccia sempre più con la sua vicenda umana. Michele, infatti, anche a causa dell’inatteso arrivo del figlio, vive momenti di continua alternanza emotiva: sogna un nuovo amore ed è tentato da Sonia, ma non riesce a capire fin in fondo i propri sentimenti; vuole aprirsi alle sue nuove amicizie ma ne soffre i momenti di conflittualità; è sempre più partecipe al dolore di Jürgen pur venendo a sapere che Joachim era un poco di buono; ammira l’idealismo di Nick ma non sopporta il suo estremismo; ama e odia suo figlio, colpevole di ricordargli con la sua presenza l’amore che ha perduto.

In un crescendo di emozioni, si susseguono i colpi di scena e si arriva ai concitati e drammatici momenti finali, durante i quali, proprio mentre si scopre la verità sulla scomparsa di Joachim, Michele non riesce più a controllare i suoi tumulti interiori e si chiede angosciato se sia per lui ancora possibile a cinquant’anni costruirsi un nuovo destino di uomo, padre e amico. Riuscirà alla fine a rifarsi un futuro? Ritroverà la sua Itaca?

Estratti dal romanzo

“Non si è capaci di governare i nostri sentimenti più profondi, non si può trattare noi stessi come Lazzaro, “alzati e cammina!”, deve scaturire in modo naturale da noi il desiderio, la forza di volontà di camminare e questo avviene solo quando ne siamo pronti, non quando lo vorremmo.”

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“Questa volta non era il sogno della tela di ragno a tormentarmi, ma un altro, che già altre volte in passato mi aveva molto turbato. Mi sentivo abbandonato e vedevo fuggire davanti ai miei occhi numerose donne. Mi sembrava che ognuna di loro si stesse allontanando da me senza possibilità dappello e avvertivo che erano vani i miei tentativi di placare langoscia che quel rifiuto collettivo mi procurava. Cercavo infatti di raggiungerle, di chiamarle, di afferrarle, ma queste mi sfuggivano sempre, evanescenti, gli occhi privi di ogni espressione, non dico damore, ma almeno di commiserazione. Mentre le inseguivo disperatamente, ne riconoscevo alcune, delle quali conservavo ben vivo il ricordo, mentre altre mi erano del tutto ignote, misteriose, estranee. A un tratto, però, fui colto da vera rabbia quando scorsi Sonia. Che ci faceva quella donna fra loro? Lei, che non aveva nessun ruolo nella mia vita! Come si permetteva di insinuarsi nei miei sogni, contribuendo alla mia angoscia, se io manco lavevo cercata, voluta, desiderata? Mi svegliai di soprassalto, madido di sudore, in preda allo sgomento.”

Forse era giunto davvero il momento di fare qualcosa, di cercare di rivivere, di imparare di nuovo ad amare, di reinventarmi come uomo, di divertirsi, di corteggiare, di sedurre, di farsi sedurre, di fantasticare, di desiderare, di lasciar batter forte il cuore, di …, di …”

 

Conosciamo meglio l’autore:

Nato a Genova, cresciuto a Mantova e laureato a Milano, ha un’anima cosmopolita, avendo a lungo vissuto in diversi paesi del mondo. È stato capo della comunicazione online dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e, dal 2010 al 2015, ha curato le campagne di comunicazione degli astronauti italiani. Ha esordito come scrittore nel 2019 con il romanzo #ColVentoInPoppa, finalista al Premio Letterario Internazionale Città di Como, e recensito dal blog Mangialibri come un romanzo di formazione dalla prosa “brillante” e “attenta a rendere in modo appropriato le sfumature”. Cercando la mia Itaca è la sua nuova fatica letteraria.

È online su www.fulviodrigani.com e e su Twitter a @FDrigani